Territorio e Turismo

Marradi:
 

"E' Marradi uno castello posto a piè dell'alpi che dividono

la Toscana dalla Romagna, ma da quella parte che guarda

verso la Romagna e nel principio di Val di Lamona.

Benchè sia sanza mura, nondimeno il fiume, i monti e gli

abitatori lo fanno forte, perchè gli uomini sono armigeri e fedeli"

(Dalle "Istorie Fiorentine" di N. Machiavelli libro V - capitolo XXX)

 

 

Il territorio di Marradi fu abitato, fin dai tempi più antichi, da insediamenti di Liguri, Etruschi e fu conquistato dai Galli che, provenienti dalla Francia, occuparono gran parte dell'Italia Settentrionale. Alcune località del nostro territorio ricordano nel loro nome questi popoli: Galliana, Boesimo (da Galli Boi).

In seguito alla sconfitta dei popoli barbari da parte dei Romani, nacque, dove ora sorge Marradi, un luogo fortificato, sulla strada, probabilmente costruita dopo il 59 a.C., che collegava Faenza a Firenze e Lucca. Il luogo serviva per la difesa della strada e per il riposo dei viaggiatori e fu chiamato "Castello" (Castellum), attorno al quale si stendevano tutti i poderi, uno di questi, posto alla destra del fiume Lamone, era chiamato "Marrato" cioè zappato. Da qui, forse, la derivazione del nome di MARRADI.

Il territorio fu percorso poi da orde barbariche e passò successivamente sotto il dominio dello Stato della Chiesa. Nell'epoca feudale furono fondati: l'Abbazia di Santa Reparata (Badia del Borgo) risalente al 1050 appartenente all'Ordine Vallombrosiano; Santa Maria di Crespino, già ricordata nel 1097 e passata anch'essa qualche tempo dopo nell'Ordine Vallombrosiano; l'Eremo di S. Barnaba di Gamogna, fondato da S. Pier Damiano nel 1053, appartenuto all'Ordine dei Camaldolesi.

Per circa due secoli Marradi appartenne ai conti Guidi, che furono per la maggior parte Ghibellini. ma nel 1258, in seguito alla scomparsa di Federico II, la loro forza diminuì e l'abate di S. Reparata pose Marradi sotto la protezione della Guelfa Firenze; ma, quando i Guelfi furono sconfitti a Montaperti, i Guidi tornarono padroni di Marradi.

Marradi nel 1312, dopo una lunga contesa con i conti Guidi, passò sotto il dominio dei Manfredi di Faenza e vi rimase fino a 1428 quando Giovanni Manfredi pose tutti i suoi possedimenti sotto la protezione di Firenze.

Cominciò così l'epoca della signoria dei Medici i qual si procurarono i favori della famiglia Fabroni, che realizzò a Marradi bei palazzi che ancora oggi si possono ammirare.

Destituiti i Medici fu proclamata la Repubblica Fiorentina ma venne poi abbattuta dalle truppe spagnole, che restaurarono il dominio dei Medici.

Ma per Marradi arrivò un periodo di silenzio e abbandono.

Le cose migliorarono con l'avvento dei Lorena che divennero arciduchi di Toscana.

Grazie a Pietro Leopoldo fu ricostruita l'antica Chiesa di S. Lorenzo (1785), fu fondata l'Accademia degli Animosi e nel 1792 fu costruito l'omonimo Teatro e iniziò la costruzione dell'Ospedale.

Con la costruzione della ferrovia Ravenna-Firenze il nostro territorio divenne un centro fra i più importanti dell'Appennino Tosco-Romagnolo.

Marradi ha dato i natali a famosi ed illustri personaggi fra i quali ricordiamo: Rocco Guerrini (ingegnere e progettista della fortezza di Spandau in Germania), Anacleto Francini detto "Bel Amì" (librettista di opere e autore della canzone "Creola"), Orlando Pescetti (Accademico della Crusca e autore della tragedia "Giulio Cesare" che ispirò Shakespeare); Silvano e Serafino Razzi (autori di opere religiose, storiche e filosofiche), Ascanio Tamburini (generale dell'Ordine dei Vallombrosani, scrisse opere di carattere religioso), Dino Campana, considerato uno dei maggiori poeti del Novecento ed autore dei "Canti Orfici" e alla cui storia d'amore con Sibilla Aleramo è stato dedicato il film "Un viaggio chiamato amore" di Michele Placido con Stefano Accorsi e Laura Morante, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2002.